venerdì 25 febbraio 2011

Come scegliere il menù delle nozze. Alcuni consigli per deliziare i vostri ospiti

Nel giorno del Sì, il menù è uno dei tanti particolari di cui tener conto. Ma dalla riuscita del ricevimento dipende la felicità dei vostri ospiti in una giornata tanto importante.
Sempre a caccia di preziosi consigli, ho coinvolto Massimo Ricci - personal chef di coo-king (http://www.coo-king.it/) - che ci guiderà nella scelta di un menù capace di conciliare eleganza e rispetto per le materie prime naturali… nel perfetto stile eco chic!
(Bigoli al torchio con alici gratinate olive nere e pomodori canditi )
(@altissimoceto.net - Piccoli totani ripieni di olive verdi su crema di patate allo zafferano)
(@Cristiana Salvi - Alcune immagini delle preparazioni di Massimo a base di prodotti del Lazio)
Quali sono le regole d’oro da seguire nella composizione del menù di nozze?
“Un ricevimento di matrimonio non è necessariamente sinonimo di pomposità ed ostentazione nella forma e nella sostanza dei cibi. La scelta apparentemente semplice e genuina coniugata a creatività ed eleganza personalizzate può fare del matrimonio, l’occasione per riassaporare l’essenza dei cibi e regalare una bellissima esperienza ai propri ospiti. Una sorta di viaggio culinario che accompagna il “giorno più bello”.

Qualche piccola regola può essere utile per condurre al meglio il proprio percorso nel pranzo (o cena) di matrimonio:
•    innanzitutto è importante non lasciarsi sedurre dalla denominazione dei piatti. Accade spesso che nomi altisonanti nascondano preparazioni artefatte. Vi consiglio di dialogare sempre con il fornitore del catering per approfondire la composizione e la procedura di ogni singolo piatto.
•    poi scegliere preferibilmente ingredienti freschi, di stagione e del territorio. Questo ridurrà il rischio che nei vostri piatti finiscano conservanti ed additivi dovuti al salto stagionale o geografico e favorirà la vostra scelta ecologica per un'alimentazione sana che segua il ciclo della natura “a kilometro zero”.
•    evitare condimenti elaborati (un ottimo olio extra-vergine è quanto di più saporito e mediterraneo ci sia) e cibi pasticciati che possono celare sempre poca freschezza.
•    valutare con l’aiuto di qualche amico esperto, e con la propria sensibilità, la bontà degli ingredienti e degli accostamenti.
•    adeguare la scelta delle portate al luogo del ricevimento. Ad esempio non offrite ostriche e champagne in campagna, ma optate per un menu più “rustico” e tradizionale.
•    per finire, non esagerare con le portate. Ripeto: non è la quantità, ma la qualità che fa felice il palato. Pochi piatti ben combinati e presentati allieteranno gusto e vista ma non appesantiranno lo stomaco. Ed il portafoglio!

Minime accortezze potranno infine aggiungere quel tocco di estro che farà del vostro matrimonio un evento da ricordare. Propongo ad esempio un tema che armonizzi la scelta dei cibi, come il colore delle pietanze, la presentazione minimalista, la tradizione… ma sempre legato a qualcosa che vi appartenga. Questo è momento in cui potrete esprimere la vostra inventiva, non quella del vostro caterer. Dunque dialogate, scegliete, suggerite. Ed il vostro ospite porterà via con sé non solo il ricordo della vostra gioia, ma l’esperienza che avrete saputo regalargli e che gli ha fatto “sentire” gli odori e i sapori della vera cucina. La vostra.”


Per informazioni: info@dionisiaevents.com

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